Sono stati constatati circa 1.900 illeciti, per un importo di quasi 850 mila euro di sanzioni erogate. Sono questi alcuni dei dati diffusi stamani dal comandante dei Carabinieri forestali della Basilicata, Angelo Vita. Durante un incontro con i giornalisti, Vita ha illustrato i risultati che sono stati raggiunto lo scorso anno, periodo durante il quale – è scritto nel report – “le pattuglie hanno svolto in regione circa 50 mila controlli nei confronti di circa 13 mila persone, con oltre 47 mila controlli, per una media di quasi 130 verifiche al giorno”. “Sono quattro i pilastri delle attività del Comando dei Carabinieri Forestali – ha spiegato Vita – che riguardano la prevenzione dei reati, il contrasto ai crimini ambientali, il monitoraggio ambientale e il settore dell’educazione ambientale”. Sul fronte della prevenzione degli incendi boschivi, sono state arrestate due persone e ne sono state denunciate 37, mentre, in tema di rifiuti da demolizione sono state controllate 119 imprese. In merito alla gestione dei pneumatici fuori uso, sono state controllate 54 aziende e sull’utilizzazione agronomica delle acque di vegetazione sono stati controllati 73 frantoi. Sono, infine, 22 le discariche lucane oggetto di infrazioni comunitarie”. Per quello che ha riguardato l’educazione ambientale, Vita ha spiegato che, “nello scorso anno è stato realizzato il progetto ‘Un albero per il futuro’, che ha coinvolto le scuole e che – ha aggiunto – ci ha portato a donare l’albero del giudice Giovanni Falcone”, una talea presa da un ficus che cresce di fronte la casa del giudice assassinato dalla mafia in un attentato il 23 maggio del 1992. Sull’ingerenza della criminalità organizzata autoctona che è emersa dalle ultime attività di indagine della Direzione distrettuale antimafia del capoluogo lucano, Vita ha spiegato che “a livello di sversamenti illeciti a di attività di traffico illecito di rifiuti ad oggi non abbiamo eccessive risultanze. È evidente – ha concluso – che ci sono attività in corso sulle quali non posso parlare ma che riguardano i noti fatti di cronaca relativi al ritrovamento in alcuni stabilimenti, di ecoballe in disuso”.