A pensarla così, la Confcommercio di Potenza, favorevole all’estensione della certificazione verde nel mondo del lavoro sia pubblico che privato, ma i costi dei tamponi non siano a carico delle imprese, già colpite dalla pandemia. I rappresnetanti dei commercianti chiedono poi un’attenta programmazione delle vaccinazioni in vista del 15 ottobre, giorno in cui per decreto ci si dovrà presentare a lavoro con green pass alla mano. “Dopo gli enormi sacrifici affrontati – dichiara il presidente Confcommercio Potenza, Fausto De Mare – è il caso di evitare il rischio di vanificarli. Anzi è il momento di schiacciare sul pedale dell’acceleratore della ripresa ed evitare ulteriori chiusure delle attività e permettere di operare con più sicurezza all’interno delle aziende”. Bisogna poi chiarire alcuni dubbi interpretativi sul decreto, sollevati dal responsabile Lavoro e Welfare di Confcommercio, Guido Lazzarelli. “Perché – si chiede – la sospensione del lavoratore scatta solo al quinto giorno? E perché la sostituzione a termine dura solo 10 giorni? Che succede se all’undicesimo giorno decido una proroga di un contratto a termine? Posso fare un altro contratto a dieci giorni di seguito all’altro?”. Nella versione attuale, insomma, la norma presta il fianco a contenziosi. Si chiedono pertanto chiarimenti. Servono infine altre settimane di cassa Covid straordinaria, per il direttore generale di Fipe-Confcommercio, Roberto Calugi