...nel corso della quale hanno perfino preso in ostaggio nove persone fra agenti di custodia e personale sanitario. E anche dopo averli rilasciati non sono rientrati in cella, mantenendo alto il clima di tensione nella casa circondariale. Le proteste hanno toccato numerose carceri in tutta Italia, provocando in alcuni casi morti ed evasioni. Ci sono voluti 200 uomini della Polizia penitenziaria per il trasferimento in questione. “Una prova di forza dello Stato necessaria”, commenta il segretario generale del sindacato di Polizia penitenziaria, Aldo Di Giacomo, che anzi propone al ministro Lamorgese di disporre “l’utilizzo dei militari fuori delle carceri a supporto del personale penitenziario; e la dotazione di pistole taser ai gruppi di intervento del nostro Corpo”. “Gli agenti devono continuare a lavorare – denuncia ancora il sindacalista – “mentre le 100mila mascherine annunciate dal ministro Bonafede tardano ad arrivare e non risolverebbero comunque tutti i complessi problemi di sicurezza degli uomini e delle donne in divisa”. Intanto avvisa “siamo in una situazione di calma solo apparente e tanto meno sarà sufficiente l’arrivo del migliaio di nuovi agenti che dovrebbero essere formati e non mandati allo sbaraglio”. Nel frattempo anche nel carcere di Matera iniziano a circolare voci di possibili nuove ribellioni. Lo raccontano le donne che nei giorni scorsi hanno presidiato l’ingresso, in una protesta pacifica, ma che miri alla tutela della salute anche dei detenuti (da trmtv.it-Alessandra Martellotti).